Aprile 26, 2023|In Condizionatore
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Condizionatore inverter: quanto consuma e come risparmiare in bolletta

I condizionatori inverter sono la soluzione di climatizzazione domestica più diffusa nelle nostre case. Si tratta infatti di un impianto utile sia a raffreddare che riscaldare tutti gli ambienti domestici, e che quindi ci garantisce aria sempre pulita e alla temperatura ideale in ogni stagione dell’anno, riducendo sensibilmente anche i consumi.

Nonostante siano apparecchi votati al risparmio e all’abbattimento degli sprechi, in questi tempi di rialzi e inflazione può essere utile sapere quanto consuma un condizionatore inverter. Lo scopriremo in questa guida grazie agli esperti Artel, andando ad elencare quali sono tutti quegli elementi che incidono sui costi in bolletta e quali accorgimenti mettere in atto per risparmiare ulteriormente.

Consumo condizionatore inverter: cosa incide sulla bolletta elettrica

Prima ancora di capire quanto consuma un condizionatore inverter nella sua duplice funzione di climatizzatore e pompa di calore, è bene esaminare tutte quelle variabili che vanno a pesare sulla bolletta dell’elettricità. I consumi finali sono infatti il risultato di una combinazione di elementi tecnologici, installativi e climatici, assieme ad alcune delle nostre abitudini termiche utili a ridurre gli sprechi.

Classe energetica

Prima di tutto, il consumo di un condizionatore inverter non può che essere determinato dalla tecnologia integrata nel climatizzatore. Senza voler essere troppo tecnici, già l’etichetta energetica ci fornisce un’idea generale delle prestazioni di un determinato modello di condizionatore. Per questo, Artel propone in catalogo solo condizionatori inverter ad alta efficienza energetica, che notoriamente consumano meno rispetto ai modelli in classi inferiori di efficienza.

In ambito tecnologico rientrano anche le funzionalità accessorie del condizionatore, come possono essere la funzione di deumidificazione, quella Eco o lo spegnimento automatico durante le ore notturne. Combinate, queste opzioni permettono di risparmiare anche molta elettricità al giorno.

Dimensionamento e potenza

Dimensionamento e potenza ben calibrati sono alcuni degli alleati più preziosi nell’ottica del risparmio energetico. Più nello specifico, il dimensionamento è una procedura che deve essere eseguita da un tecnico specializzato, e serve a definire quale sia la potenza necessaria per raffrescare o riscaldare tutti gli ambienti domestici che ci interessano.

Questa valutazione dipende a sua volta da alcuni parametri ben precisi, come i volumi delle stanze, la loro disposizione interna, le condizioni di isolamento termico dell’edificio, la sua esposizione al sole e l’eventuale presenza di vani scala.

Come già detto, il dimensionamento ci permette di scegliere il modello della giusta potenza, e incide su quanti watt consuma un condizionatore inverter: un climatizzatore sottodimensionato dovrebbe lavorare sempre alla massima potenza per garantirci la temperatura ideale; al contrario, uno sovradimensionato e troppo potente sprecherebbe inutilmente risorse preziose.

Caratteristiche della casa e zona climatica

Anche l’edificio in cui l’impianto viene installato ha un certo peso sui consumi. Una casa ben isolata e coibentata sarà infatti in grado di trattenere all’interno il fresco durante la stagione estiva e il flusso d’aria calda in inverno. Dobbiamo poi fare attenzione che tra le mura domestiche non vi siano dei punti termici di dispersione, e che infissi e porte siano ben sigillati.

Non solo, soprattutto quando è in funzione in modalità pompa di calore, l’unità esterna dell’impianto risente della temperatura e del grado di umidità presente nella zona climatica di nostro interesse.

Quanto consuma un condizionatore inverter per raffreddare

Come abbiamo già visto, per stabilire quanto consuma un condizionatore inverter all’ora dobbiamo tenere conto di tutta una serie di parametri che inevitabilmente vanno ad influenzare il consumo energetico dell’impianto.

I consumi che sono indicati sull’etichetta energetica sono quindi puramente indicativi, considerando anche che la macchina non funziona sempre allo stesso regime di potenza nell’arco della giornata. Le stime degli esperti, utili ad orientarci, parlano di un costo giornaliero che oscilla tra 1,77 e 3 euro per la funzione di raffrescamento.

Quanto consuma un condizionatore inverter per riscaldare

Tutti i condizionatori inverter Artel sono dotati di tecnologia a pompa di calore, utile a riscaldare la nostra casa soprattutto nelle mezze stagioni. I modelli di ultima generazione utilizzano in modo efficiente l’energia elettrica, e i consumi medi si aggirano tra i 300 e i 500 watt, praticamente la metà rispetto ad una normale stufetta elettrica.

Un altro vantaggio di questa soluzione è che un condizionatore inverter impostato sulla funzione di riscaldamento è in grado di riscaldare tutta la casa in pochi minuti, mentre un impianto tradizionale potrebbe impiegarci anche un’intera giornata.

Come risparmiare sulla bolletta con il climatizzatore

Per ridurre il consumo di un condizionatore inverter, dovremmo prima di tutto scegliere modelli ad alta efficienza energetica come quelli della gamma Artel, che abbattono i consumi fino al 40% rispetto ad un impianto tradizionale con tecnologia on-off. Allo stesso modo, i consumi dipendono dalla tariffa del fornitore scelta per la nostra casa, e dovremo quindi fare attenzione a individuare quella più conveniente.

In più, esistono alcune accortezze da rispettare che restituiscono un consumo minore durante tutta la vita dell’apparecchio, vale a dire:

  • installare in modo corretto e nella giusta posizione il condizionatore inverter;
  • impostare una temperatura non troppo bassa o alta, e che non superi i 5 gradi di quella esterna;
  • non aprire le finestre durante le ore più calde della giornata;
  • programmare accensione e spegnimento del condizionatore per non lasciarlo in funzione troppo a lungo;
  • utilizzare la funzione di deumidificazione per il massimo del comfort termico.

Molto utile è anche una manutenzione attenta e periodica dell’intero impianto, che prevede la pulizia dei filtri, delle griglie dell’aria e della serpentina del gas refrigerante, oltre che il controllo del livello del gas almeno una volta all’anno. Solo in questo modo le prestazioni dell’apparecchio saranno ottimali nel tempo e i consumi energetici sotto controllo.

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