Giugno 30, 2023|In Stufe
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Stufa a pellet senza canna fumaria: tutto quello che c’è da sapere

Stufa a pellet accesa in stanza con parquet e pareti verde acqua

Per molte famiglie italiane, le stufe a pellet già rappresentano i migliori alleati per combattere il freddo invernale tra le mura domestiche. Si tratta infatti di apparecchi dall’estetica ricercata, ecologici e capaci di ottimizzare il calore prodotto, evitando così inutili sprechi e minimizzando i costi in bolletta.

Per poter funzionare correttamente ed espellere i fumi all’esterno, le stufe alimentate a pellet hanno però bisogno che sia presente un condotto fumario in muratura o una tubazione metallica. Un elemento, questo, che ovviamente richiede una spesa aggiuntiva e un intervento che potrebbe non essere applicabile a tutti i contesti abitativi. Da qui la ricerca di soluzioni più pratiche ed economiche, come può essere una stufa a pellet senza canna fumaria. Ma questi dispositivi esistono davvero? E come funzionano? Scopriamolo subito in questo approfondimento firmato Artel.

Esistono stufe a pellet senza canna fumaria?

Per alcuni suonerà strano chiederselo, ma la stufa a pellet senza canna fumaria esiste davvero o è solo una trovata pubblicitaria? Dove finisce il marketing e inizia la realtà? Da un punto di vista prettamente tecnico, è impossibile che una stufa a pellet riesca a funzionare in assenza di un condotto di scarico per i fumi. Questo perché, quando il pellet brucia, i fumi prodotti dal processo di combustione arrivano a toccare temperature fino a 300 gradi, e necessitano quindi di essere espulsi in qualche modo.

Se invece vogliamo spostarci su un piano più pratico, possiamo dire che il mercato cerca di rispondere alle esigenze della clientela con stufe effettivamente sprovviste di una vera e propria canna fumaria. Si tratta di dispositivi per il riscaldamento residenziale dotati invece di un tubo di scarico dal diametro di circa 8 centimetri, con fungo terminale da installare a tetto seguendo la normativa UNI 10863, che regola l’installazione, la verifica e la manutenzione degli impianti domestici a biomassa solida.

Insomma, quello della stufa a pellet senza canna fumaria è praticamente un mito. Non è altro che una tradizionalissima stufa a pellet, la cui unica peculiarità è data dal tubo di scarico fumi: è una soluzione ideale per chi vive in condominio e non può effettuare opere edilizie, ma non vuole privarsi di tutto il comfort tipico di una stufa alimentata a pellet.

Come funziona la stufa a pellet senza canna fumaria

Come abbiamo già detto, qualsiasi stufa a pellet ha la necessità di convogliare il fumo lontano dall’ambiente in cui è installata. I modelli senza canna fumaria vanno quindi ad impiegare un apposito tubo di scarico per l’espulsione e la dispersione in sicurezza dei fumi di combustione all’esterno. Lo scarico, contrariamente a quanto accade per le stufe classiche, non è visibile all’esterno, ma viene posizionato all’interno del muro. Anche se la stufa non ha la canna fumaria, sarà comunque indispensabile creare uno sfogo al tetto, per la già citata normativa UNI 10683.

Una stufa a pellet dotata di tubo di scarico da 8 centimetri funziona esattamente come una con canna fumaria, e viene quindi alimentata dalla corrente elettrica. In caso di blackout o di improvvise interruzioni di corrente, se la stufa è in funzione andrà a spegnersi, e del fumo si creerà dallo sportello. Proprio per questo è presente anche un condotto per il tiraggio naturale, incaricato di convogliare i fumi verso l’esterno.

Per produrre calore, dovremo inserire il pellet nel serbatoio della stufa (di capacità variabile in base al modello) e avviare il dispositivo. All’accensione, il pellet viene fatto cadere nella camera di combustione dalla coclea, capace di gestire in autonomia la quantità di combustibile necessaria. Quando la stufa raggiunge la temperatura desiderata, il calore della fiamma si manterrà costante fino allo spegnimento, per quello che è un sistema di riscaldamento efficiente, ecologico ed economico.

Come si installa una stufa a pellet senza canna fumaria

La normativa sui fumi di scarico è chiarissima: per via delle temperature molto elevate, i fumi prodotti dalla combustione devono essere obbligatoriamente scaricati a tetto. Se ne evince che l’installazione di una stufa a pellet senza canna fumaria richiede sempre l’intervento di un tecnico specializzato, che sappia rispettare le norme e approntare per la nostra casa un impianto efficiente e sicuro.

Per un impianto tanto complesso il fai da te è quindi assolutamente sconsigliato. Per installare una stufa senza canna fumaria in modo corretto dovremo rivolgerci a tecnici abilitati all’installazione, che a loro volta sono tenuti a rilasciare un certificato che attesti la fine dei lavori. Gli stessi tecnici valuteranno se il luogo in cui posizionare la stufa è adeguato, prendendo in considerazione il tipo di ambiente, lo spazio disponibile e le distanze minime necessarie, rispettando al tempo stesso la normativa sullo scarico dei fumi e sulla ventilazione.

Starà poi a noi ricordarci di far eseguire i controlli periodici e la manutenzione annuale obbligatoria dell’impianto di riscaldamento. Non solo, per mantenerne inalterata l’efficienza nel tempo e assicuraci tutto il comfort termico di cui abbiamo bisogno, sarà necessario pulire quotidianamente la stufa a pellet, eliminando le ceneri e gli eventuali residui.

Stufa a pellet senza canna fumaria: le soluzioni Artel

La scuderia Artel include stufe a pellet di diversi tipi, adatte a soddisfare qualsiasi esigenza.

In catalogo non mancano infatti stufe a pellet ad aria che garantiscono contemporaneamente convenienza, sostenibilità e comfort. La gamma di stufe a pellet Artel conta sei diverse linee caratterizzate da diversa potenza, funzionalità specifiche e da una propria impronta stilistica.

Le quattro linee di termostufe a pellet, invece, vanno ad unire l’eleganza di una stufa all’efficienza di una caldaia a pellet, per il massimo del comfort e del risparmio. La termostufa, detta anche stufa ad acqua, idrostufa o stufa idro, è parte integrante dell’impianto di riscaldamento domestico in quanto può scaldare i termosifoni o la serpentina a pavimento. L’acqua che scorre nell’impianto passa al suo interno e raccoglie il calore generato dalla combustione del pellet, distribuendolo uniformemente in tutta la casa e riscaldandola con consumi minimi.

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